Che le banche mal digeriscano le criptovalute ed il sistema economico parallelo ad esse legato, è cosa nota. Ma che il dibattito si elevasse sino a paragonare le monete virtuali ad una riedizione dello Schema Ponzi sembra forse un pochino esagerato.
In questo blog cercheremo di capire quale sia il rapporto tra queste due estremità e se davvero il binomio Bitcoin-Schema Ponzi ha ragione d’esistere, così come ha di recente cinguettato Davide Serra, fondatore del fondo Algebris, secondo cui il “Bitcoin è uno strumento per ripulire il denaro per criminali ed evasori fiscali che è stato trasformato nel più grande schema Ponzi di tutti i tempi con un valore di 160 miliardi di dollari (3 volte Madoff) e io sono stupefatto che non ci sia un solo regolatore che faccia qualcosa. Semplicemente incredibile”.
L’argomento divide inevitabilmente, basti guardare i tanti post di risposta indirizzati allo stesso Serra, tra i più significativi citiamo quello di Alan Silbert, fondatore di un noto marketplace dedicato al Bitcoin: “Davide, se davvero sei un gestore ti prego di informarti riguardo al Bitcoin. La tua definizione è del tutto approssimativa e disinformata e in base a questo ragionamento dovremmo vietare il dollaro statunitense o gli euro.”
Cosa c’è davvero dietro a tutto questo? I Bitcoin possono essere considerati legali? Tutto questo e molto altro lo troverete nelle pagine di questo blog!